Lavorare con cantanti
Lavorare con cantanti
Detto questo, a volte i cantanti mi dicono che hanno dei problemi con qualche aspetto della messa in scena. Io chiedo loro semplicemente di concentrarsi su quegli aspetti in cui si ritrovano e di affidarsi al loro istinto per il resto. Di solito questo si traduce in una svolta: loro comprendono più chiaramente come la mia produzione possa funzionare lavorare per loro e, cosa per certi versi ancora più importante, io capisco meglio a cosa rispondono proprio durante il processo creativo delle prove. Questo porta a uno degli aspetti più importanti delle prove, ossia trovare ciò che rende l’esperienza più produttiva per ogni artista.
Alcuni preferiscono una miriade di dettagli in una struttura precisamente delineata; altri trovano questo limitante e vogliono una regia meno strutturata. Quando poi ogni cantante ha esigenze diverse, il tutto diventa complicato! Ma finora, la mia conoscenza e passione per l’opera su cui stiamo lavorando e il mio profondo rispetto per la loro arte ha solitamente superato ogni ostacolo.
Lavorare con cantanti
Quando lavoro con cantanti, il mio obiettivo è di “cavare” da loro esibizioni trascinanti che convincano il pubblico. Ma nessun cantante può dare il meglio di se il direttore orchestrale e il regista hanno punti di vista contrastanti; quindi un rapporto positivo con il direttore è vitale e da vedere come la base su cui costruire il processo delle prove.
Quando iniziamo le prove insieme, chiedo sempre ai cantanti: ‘Ditemi ciò che vi è più importante di questo personaggio e ne fanno una parte centrale della produzione’. Questo aiuta a stabilire il senso di collaborazione che è di vitale importanza per il processo creativo.
Inoltre, mi sembra chiaro che i cantanti non possono essere convincenti se sono diretti in un modo che va contro il testo o la musica – a meno che non ci sia una buona ragione per farlo. Pertanto una conoscenza approfondita del libretto e della partitura da parte mia è utilissima per convincere gli artisti delle mie idee.